È una quota (il 2 x mille appunto) dell’Irpef che si può scegliere di destinare al PD in sede di dichiarazione dei redditi. Al contribuente non costa nulla. Non si tratta di una tassa aggiuntiva. Nel caso in cui non venga espressa nessuna preferenza (inoptato) la quota resta allo Stato.
Chiunque presenti la dichiarazione dei redditi o abbia ricevuto la CU relativa all’anno 2017.
Inserendo il codice M20 nello spazio dedicato e firmando accanto. I contribuenti che presentano la dichiarazione dei redditi, troveranno nel modello predisposto una pagina dedicata alla devoluzione del 2×1000, del 5×1000 e dell’8×1000. Si possono devolvere tutti e tre.
Si può devolvere il 2×1000 attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate o compilando e presentando l’apposita scheda tramite sostituto d’imposta, Caf o professionista abilitato.
Può devolvere il 2×1000 al PD compilando la scheda dedicata e presentandola presso lo sportello di un ufficio postale o per il tramite di un intermediario abilitato alla trasmissione telematica.
Si compilano due schede, una per contribuente, che vanno inserite in due buste separate, chiuse e contrassegnate sui lembi di chiusura. Su ognuna va indicato nome, cognome e codice fiscale e la dicitura “Scheda per le scelte della destinazione dell’otto, del cinque e del due per mille dell’Irpef”. Si possono presentare all’ufficio postale, Caf o telematicamente al sito dell’Agenzia delle Entrate.
Hanno diritto a ricevere il 2×1000 solo i partiti che rispondono a requisiti di democrazia interna regolata da apposito Statuto, e dato prova di trasparenza tramite la pubblicazione dei bilanci. Il Partito Democratico è uno di questi.
Sì, infatti il 2×1000 non è alternativo né al 5 né all’8 x 1000.