Si conclude positivamente la difficile vertenza che aveva coinvolto anche Sting.
Si è risolta con un accordo la difficile vertenza Bekaert. L’intesa raggiunta ieri notte a Roma fra l’azienda e i sindacati prevede nuovi ammortizzatori per i dipendenti – circa trecento – dello stabilimento di Figline Valdarno (Firenze) della multinazionale belga per i quali a giugno scorso è stata attivata la procedura di licenziamento collettivo per cessazione.
Una vertenza difficile che ha suscitato molta solidarietà. Nelle settimane scorse il grande Sting era andato davanti ai cancelli per cantare l’immortale Message in a bottle.
L’accordo prevede una pluralità di strumenti, incentivi e attività finalizzati alla reindustrializzazione del sito e al ricollocamento dei lavoratori e vede la partecipazione attiva, nel rispetto delle reciproche competenze, di tutti i soggetti coinvolti. Si tratta di un accordo molto articolato con diverse novità e un impegno dei vari soggetti sul territorio, dalle imprese alle istituzioni, teso a recuperare la crisi incentivando da un lato i nuovi soggetti che possono essere interessati a insediarsi in quell’area produttiva, dall’altra a premiare chi decide di assumere i lavoratori della Bekaert altrove.
Circa 10mila euro per ciascun lavoratore è il premio fissato per le imprese che assumono i lavoratori Bekaert in qualche altra azienda, mentre per la reindustrializzazione del sito si prevede un incentivo di 40mila euro a lavoratore.
Soddisfatti i sindacati.
Anche l’azienda ha commentato positivamente l’intesa raggiunta: “Siamo soddisfatti che l’impegno congiunto di azienda, sindacato e istituzioni abbia permesso di individuare una soluzione condivisa”, ha spiegato l’ad di Bekaert Italia, Roberto Secchi.
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